La ciclicità del femminile.

Ci sono Donne!

Sabina frequenta una facoltà che ha scelto perché sente che la professione che andrà a fare è quella che più dà un senso alla sua vita. È molto brava, si impegna tantissimo e prende ottimi voti. Ha messo in secondo piano il divertimento e la condivisione con gli altri, per concentrarsi completamente sulla sua carriera scolastica e prepararsi al meglio alla sua professione. Trae molta soddisfazione dai risultati raggiunti, ma inizia ad essere un po’ ansiosa, a volte non dorme bene e si sente piuttosto stanca.

Ha un’acne catameniale che le torna con frequenza e dolori lombari debilitanti durante il ciclo mestruale. Si sta ammalando più spesso in questo periodo e a volte ha degli sfoghi cutanei fastidiosi. Vorrebbe finire al più presto questo percorso scolastico, perché vuole trasferirsi nella città dei suoi sogni ed iniziare ad esercitare la sua professione.

Se potesse vedere dal di fuori quanto è già pienamente pronta ad esercitare la sua professione tanto amata, e come questo percorso la sta arricchendo anche e soprattutto nella modalità relazionale, potrebbe lasciarsi andare e godersi questi anni impetuosi e generosi.

Francesca è una donna che si è fatta da sola. In lei l’archetipo della Dea Atena si esprime in maniera completa. Ha scelto una scuola che sviluppasse al meglio le sue passioni, che le desse delle basi pratiche per poter esprimere il suo potenziale creativo. Finita la scuola si è messa subito al lavoro, ha cambiato città, ha iniziato dal fondo sporcandosi le mani e facendo orari assurdi.

Ha accumulato esperienza, padronanza del mestiere, e ingegno nella risoluzione dei problemi, a qualsiasi costo. Ha aperto una sua azienda, ha iniziato a girare l’Italia per offrire le sue consulenze, il suo know-how, le sue soluzioni creative ed innovative. Senza cercarlo ha incontrato sul lavoro l’amore della sua vita, a cui all’inizio non ha dato molto conto, ma poi ha compreso nel profondo l’importanza e la ricchezza che porta un amore vero, vissuto con pienezza. Ed ora sono alla ricerca di un figlio.

Se potesse vedere dal di fuori come ha nutrito ed alimentato la sua creazione lavorativa, saprebbe come coltivare la sua fertilità.

Paola è una ragazza che studia. Ha scelto una scuola che non le piace molto, ma è quella che le hanno consigliato i suoi genitori. Ha sempre scelto di compiacerli, perché in fondo non sentiva bene cosa voleva fare davvero, e forse loro potevano saperlo meglio di lei. Durante le lezioni ha iniziato ad avere difficoltà respiratorie, le mancava l’aria. Inoltre doveva correre in bagno improvvisamente, le venivano fitte all’addome insopportabili. Faceva sempre in maniera di essere nella posizione più vicina alle porte d’uscita, per poter raggiungere velocemente i servizi.

Anche il ciclo mestruale ha iniziato ad essere molto doloroso, quasi invalidante. Non poteva fare a meno di farmaci per poter uscire di casa. Quando ha terminato gli studi ha trovato un lavoro adatto a lei, che le permette di esprimere le sue grandi doti organizzative. Ma si sente sfruttata, tutti le dicono cosa fare e le chiedono sempre di più, senza mai gratificarla. E i dolori sono tornati molto intensi.

Se potesse vedere dal di fuori come è stata brava a trovare il suo posto nel mondo, riuscendo ad ascoltare la voce in lei che le urlava chi è e cosa sa fare, riuscirebbe a tutelare il proprio spazio.

Ornella ha ormai raggiunto la pensione da alcuni anni. Le piaceva molto il suo lavoro, sapeva farlo molto bene. Era davvero apprezzata dai suoi capi, invidiata dai colleghi, sempre in prima linea, piena di energia e di sapere strategico da mettere in azione. Ha cresciuto una figlia da sola, perché negli anni ’80 si è separata dal marito, tra le prime nella città in cui viveva.

Affrontava di petto ogni circostanza della vita, con aggressività e furore. Ora si è ritirata in campagna, vive in mezzo alla natura e ai suoi animali. Ha da fare tutto il giorno, tra orto, animali, attrezzi, bricolage creativo e chi più ne ha più ne metta. Inizia però ad avere degli attacchi di ansia, agitazione immotivata, palpitazioni e qualche picco di pressione alta.

Se potesse vedere tutti i frutti del suo “fare” nella vita, e godere di ciò che ha incessantemente coltivato, riuscirebbe a nutrire la calma e placare l’inquietudine.

La ciclicità del femminile è una forza sotterranea che si muove con diversa natura e intensità nei diversi periodi di vita della Donna. Non è semplice vederla e sentirla consciamente nel momento in cui si esprime, si riesce meglio ad osservarla a posteriori, oppure dall’esterno. È molto utile condividere con altre donne le proprie esperienze, perché questa forza si esprime in maniera ciclica, ed ogni età è figlia della precedente e madre della successiva. Quindi attraversare con equilibrio e consapevolezza una tappa, ci porta alla successiva con una predisposizione più efficace ad affrontare le nuove sfide e ad accogliere i nuovi frutti.

Inoltre ci sono pratiche naturali, come la riflessologia plantare, che aiutano l’organismo a riequilibrarsi nei momenti di passaggio. Che placano quelle sintomatologie intense, che spesso ci fanno perdere la lucidità ed il contatto con la nostra parte interiore, con le nostre richieste inconsce. Queste pratiche non fanno il lavoro al posto nostro, ma ci permettono di poter iniziare un percorso consapevole, alla ricerca dell’equilibrio più efficiente per noi, nel periodo che stiamo vivendo. Ci danno la possibilità di iniziare ad ascoltarci e sentire cosa è davvero necessario per noi, per poter raggiungere i nostri obiettivi. Ci svelano i nostri desideri e la via per raggiungerli.

Inoltre quando affrontiamo un periodo particolare in cui il nostro corpo e la nostra mente non sono ancora nel giusto equilibrio necessario, farsi aiutare e supportare dall’intelligenza delle piante porta sempre dei grandi benefici. Nelle tradizioni più antiche, le Donne si incontravano frequentemente e ciclicamente, e le più anziane preparavano le giuste piante per aiutare le più giovani ad affrontare e superare le difficoltà che la loro età proponeva. Era naturale sedersi in cerchio, respirare insieme, condividere esperienze e capire da quale essere vegetale bisognava farsi aiutare. E la pianta sempre offre quel sostegno sui diversi piani della Donna, che, con la giusta costanza e il miglior ascolto, porta la Donna a comprendere il messaggio e l’insegnamento necessari al riequilibrio.

Abbiamo ideato l’evento del 12 Maggio a Villa Sofia, per far immergere pienamente la Donna nella sua ciclicità, nelle diverse età che caratterizzano il suo viaggio. Vogliamo far sperimentare l’energia di ciascuna tappa, per viverla e sentirla nel profondo, con tutti i sensi e suggerire un riequilibrio, un riallineamento energetico per assaporarne i frutti.

Parleremo delle piante che più aiutano le diverse età della Donna, impareremo come riequilibrare corpo e mente con la riflessologia plantare, assaporeremo con i cinque sensi gli alimenti che racchiudono le diverse energie della Donna. Impareremo ad ascoltare e decifrare i messaggi che il nostro corpo ci invia, e offriremo una risposta accogliente.

Vi aspettiamo a braccia aperte!